Si è tenuta lo scorso 18 gennaio al Conservatorio “Scarlatti” di Palermo la VI giornata della Ricerca Artistica e Musicale che aveva come tema “Didattica storicamente informata e nuovi approcci nella formazione del musicista del XXI secolo
Aperto dai saluti istituzionali del Presidente del Conservatorio Scarlatti, Mario Barbagallo, e del Direttore, Gregorio Bertolino, e dalla autorevole introduzione “Verso la definizione e l’istituzione dei dottorati artistici” di Leonella Grasso Caprioli, Presidente RAMI, il convegno si è sviluppato in quattro sezioni: Ricerca artistica e Conservatori italiani; La ricerca nel Conservatorio di Palermo; Ricerca artistica: le esperienze estere di ricercatrici italiane; Workshop, Introduzione a percorsi di ricerca a partire dal I ciclo.

Per gentile concessione del M° Gregorio Bertolino pubblichiamo una sua relazione sui Progetti di ricerca del Conservatorio Scarlatti di Palermo presentati nella III sessione dei lavori, che è stata coordinata da Daniele Ficola.

“COMMUNITY MUSIC E ARTE CONTEMPORANEA”
Progetto a cura di Gregorio Bertolino (direttore del Conservatorio di Palermo) e Valentina Sansone (critico d’Arte e presidente dell’Associazione “Magazzino Brancaccio”)
Associazione Magazzino Brancaccio di Palermo, Conservatorio di Palermo (Dipartimenti di Composizione e Musica Elettronica), The Great Learning Orchestra di Stoccolma, Konstfack University di Stoccolma (Corso di Sound Architecture, Sound Art and Sound Design)

Il progetto, nato dall’obiettivo primario di lavorare sul recupero sociale e culturale di luoghi confiscati alla mafia attraverso l’arte e la musica, vede una sinergia tra l’Associazione Magazzino Brancaccio di Palermo, il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo, The Great Learning Orchestra di Stoccolma e Konstfack University di Stoccolma insieme alla collaborazione di alcune istituzioni scolastiche e comunità del quartiere Brancaccio di Palermo.
Il progetto, che può considerarsi un “work in progress,” ha avuto una prima fase teorico-formativa sui contenuti e le forme della Community Art, svoltasi al Conservatorio di Palermo, alla quale hanno preso parte musicisti internazionali del collettivo di The Great Learning Orchestra, una delle realtà internazionali più importanti nel campo della musica contemporanea, e che si è conclusa con una manifestazione in un luogo confiscato alla mafia, nel quartiere palermitano di Brancaccio, un’area cittadina particolarmente sensibile e ferita dalla criminalità mafiosa. Questa performance di arte collettiva, che ha coinvolto anche studenti e abitanti del quartiere, è stata inserita all’interno degli eventi collaterali della Biennale Internazionale di Arte Contemporanea “Manifesta 12” svoltasi nel 2018 a Palermo. La seconda fase, che ha ricevuto un finanziamento dal MIUR, ha avuto luogo presso la Konstfack University di Stoccolma ed ha visto la partecipazione di docenti e studenti dei dipartimenti di composizione e musica elettronica e del docente di lingua straniera che hanno lavorato in un Workshop su “ Sound Interaction, Sound Architecture e Sound Design” con docenti e studenti della Konstfack University creando dei gruppi eterogenei nello svolgimento di un percorso dove fondamentale è stato lo scambio di idee tra studenti di aree disciplinari differenti e dove musica e arti visive si sono fuse nella realizzazione di una performance, aperta al pubblico, a Fylkingen, il piu’ importante teatro per la musica d’avanguardia di Stoccolma. E’ in corso la terza fase del progetto che produrrà laboratori di Community music a Brancaccio gestiti dai partner del progetto per la realizzazione di manifestazioni correlate.

PROGETTO ROBOTICS LAB
Università di Palermo, Conservatorio A. Scarlatti già V. Bellini di Palermo
Dipartimento dell’Innovazione Industriale e Digitale dell’Università di Palermo
Coordinamento Antonio Chella: professore ordinario di Robotica (co-direttore del laboratorio)
Rosario Sorbello: ricercatore di Robotica (co-direttore del laboratorio)
Conservatorio di Palermo, Dipartimento di Composizione
Coordinamento: Fabio Correnti, Marco Betta (docenti di Composizione)
Giuseppe Rapisarda (docente coordinatore corso di Musica elettronica)

EMC (Ensemble Musicale Contemporaneo) del Conservatorio di Palermo
Direttore Fabio Correnti
Coordinamento: Fulvia Ricevuto, Gaetano Costa, Loris Capister

Il progetto che coinvolge il RoboticsLab del Dipartimento dell’Innovazione Industriale e Digitale dell’Università di Palermo e il Conservatorio di Palermo ha avuto una lunga fase di preparazione in cui le competenze robotiche del RoboticsLab si sono confrontate con le competenze artistiche del gruppo di studenti di Composizione e studenti di strumento del Conservatorio. Nel progetto si è voluta quindi sfruttare la presenza scenica del robot per creare un evento artistico interattivo in cui la creatività dell’artista è mediata dagli spettatori attraverso il robot ed evitando la mera imitazione robotica del direttore d’orchestra.
Il robot utilizzato è un NAO costruito dalla ditta SoftBank Robotics e programmato dal RoboticsLab. Tutti i programmi che controllano il robot e la app sul telefonino utilizzata per l’esibizione sono stati quindi sviluppati ad hoc dal RoboticsLab. All’inizio dell’esibizione, il pubblico potrà scaricare la app sviluppata dal RoboticsLab, su telefonino Android che presenta quattro colori corrispondenti a quattro emozioni principali: giallo – felice, rosso – arrabbiato, blu – triste, verde – sereno. Ad ogni emozione è associata una specifica frase musicale composta dai compositori del Conservatorio. Quando l’utente sceglie un colore sul telefonino, la scelta è memorizzata dal software che controlla il robot. Il robot, sulla base dei voti ricevuti, della frase che sta suonando e anche del caso, sceglierà la prossima frase musicale da far suonare ai musicisti e la indicherà assumendo una opportuna posa.

SHAKESPEARE E LE ARTI
Conservatorio di Palermo (progetto interdipartimentale); studiosi provenienti da Università italiane e straniere, da Istituzioni di alta formazione artistica;
a cura di Maria Paola Altese, (docente di Lingua Inglese, PhD in Letterature comparate e anglistica, Conservatorio di Palermo) e Giuseppe Collisani (docente di Storia della Musica, Conservatorio di Palermo);
Il progetto ha creato un dialogo tra Conservatorio, Università, Accademia di Belle Arti includendo anche la presenza di voci autorevoli come registi o esperti di cinema, per una ricerca orientata in senso storico-teorico con una fondamentale ricaduta nell’aspetto performativo.
La centralità di Shakespeare nella storia della cultura occidentale (e non solo) favorisce una profonda riflessione sul suo teatro e sulle forme di transito all’interno di diversi linguaggi artistici, in una prospettiva di “lunga durata” che accoglie i concetti di trasformazione, interpretazione, attualità, storia. Un lungo percorso progettuale ha visto la realizzazione di due convegni : Shakespeare e le Arti. Da Shakespeare all’800 e Shakespeare e le Arti. Il tempo dell’amore rispettivamente nel dicembre 2012 e nel dicembre 2016.
Sono stati coinvolti relatori di primo piano e di rilevanza internazionale: anglisti, musicologi e storici dell’arte che si sono alternati ad interventi in musica di docenti e studenti del Conservatorio, inclusa la presentazione di rari brani di ispirazione shakespeariana, come arie settecentesche tratte da opere poco note di Gasparini o Veracini che hanno dialogato con brani provenienti da un repertorio operistico o strumentale consolidato.
La pubblicazione di un volume (2019) ha raccolto gli atti del secondo convegno (includendo alcuni contributi del primo) dove l’attenzione alla parola shakespeariana e al suo teatro è premessa ad una riflessione che arriva alla musica, al teatro d’opera, alle arti visive.