E’ indispensabile celebrare la Giornata della Memoria, e lo è forse ancora di più in questa situazione emergenziale in cui il 27 gennaio 2021 ci trova. Molte sono le iniziative dei Conservatori per fare memoria di tutte le vittime dell’Olocausto e ricordare quel 27 gennaio del 1945 in cui le truppe dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz. E’ interessante notare come le iniziative di cui ci è pervenuta notizia siano diversificate e frutto di approfondite ed individuali riflessioni.

Il Conservatorio “Campiani” di Mantova propone un cencerto dedicato al Maestro Giuseppe Sacerdoti, violinista mantovano docente di violino presso il Liceo Civico Musicale Pareggiato (poi Conservatorio) “Benedetto Marcello” di Venezia e primo violino dell’Orchestra del Teatro La Fenice, che licenziato a causa delle leggi razziali del 1938, non sopportando l’ingiustizia subita si tolse la vita il 4 marzo 1939 lasciando nel suo testamento 10.000 lire da destinarsi al fondo degli allievi poveri del “Benedetto Marcello”. Nel 1964 vennero donati al Conservatorio “Lucio Campiani” i violini appartenuti al Maestro. Ora saranno proprio gli allievi del Conservatorio a rendere omaggio a Sacerdoti suonando uno dei suoi violini. Saranno eseguiti brani di Sinigaglia, Ernst Bloch, Max Bruch, Johann Sebastian Bach e di Franz Von Vecsey. La vicenda di Sacerdoti e di altri musicisti ebrei perseguitati – tra i quali Leone Sinigaglia, morto d’infarto a Torino nel momento dell’arresto per la deportazione ad Auschwitz – sarà narrata da Andrea Ranzato, docente del Liceo delle Scienze Umane “Isabella d’Este”, da 10 anni partner del Conservatorio nella produzione delle attività per il Giorno della Memoria.
Al pianoforte si esibirà Roberto Martinelli (allievo dei professori Antonio Pulleghini e Paolo Perezzani); al violino Rachele Rossignoli e Zaccaria Sinigaglia (allievi rispettivamente dei professori Giacomo Invernizzi e Giuseppe Sarcuni), e Riccardo Lui (ex allievo della professoressa Fabiana Fabiano). Il concerto, ripreso da Carlo Cantini, con la regia di Giovanna Maresta e Carlo Cantini, verrà trasmesso in streaming sul canale youtube del Conservatorio il 27 gennaio 2021 alle ore 21.

Il Conservatorio “Boito” di Parma in streaming gratuito sul canale Youtube dell’Istituto presenta in diretta brani di autori di origine ebraica che hanno dovuto lasciare l’Europa o che da quella esperienza sono stati toccati, brani ispirati alla musica yiddish o pagine collegate alla storia della regione e dei luoghi.
Verranno eseguiti Mario Castelnuovo-Tedesco – Sonata per violoncello e arpa op. 208 da Michele Ballarini, violoncello e Emanuela Degli Esposti, arpa; Guerra e Genocidio con musiche di A. Casella, Padre Komitas, L. Sinigaglia, Elisabetta Torselli, voce recitante, Marina Cavana e Giovanni Passalìa, pianoforte; Musica dell’esilio a cura di Leonardo Bartali, Reiko Sanada e Carla Rebora con l’Ensemble Suono Condiviso del Conservatorio “Arrigo Boito” e musiche di A. Schönberg, M. Castelnuovo-Tedesco, C. Rebora, L. Bernstein, I. Stravinskij; Il sabato è finito con musiche Klezmer interpretate dal Trio Klezmer: Antonio Sacco, violino – Massimiliano Limonetti, clarinetto – Giorgio Dellarole, fisarmonica e Paolo Zavattaro, voce recitante; Detropazione con il Quartetto Jazz: Elena Roselli, voce – Eliana Cruz, clarinetto – Giulia Casula, chitarra – Benedetta Rositano, batteria, musiche di E. Cruz.

Il Conservatorio “Cantelli” di Novara presenta un programma cameristico interamente dedicato a Felix Mendelssohn-Bartholdy, di famiglia israelita, oggetto di aspre censure da parte del regime nazista che nel 1936 fece anche abbattere 1936 la statua a lui dedicata e collocata davanti al Gewandhaus di Lipsia. In dettaglio, dal Quartetto in la maggiore op. 13 per due violini, viola e violoncello, Cristina Ballarini, Ilaria Salsa, violino, Silvia Rossi, viola, Isabella Veggiotti, violoncello; dal Trio in re minore op. 49 per pianoforte, violino e violoncello, Molto allegro e agitato (primo movimento) Ziqi Zhang, pianoforte, Cristina Ballarini, violino, Isabella Veggiotti, violoncello; dai Sei Lieder op. 19° n. 2 Das erste Veilchen e n. 3 Winterlied, Federica Passoni, voce, Marta Conte, pianoforte, Lied ohne Worte (Romanza senza parole) in re maggiore op. 109 per violoncello e pianoforte, Sonata in si bemolle maggiore op. 45 per violoncello e pianoforte, Christiana Coppola, violoncello, Ludovica De Bernardo, pianoforte.

Il Conservatorio “Verdi” di Milano propone per la XXI Giornata della Memoria “Note per la Shoah. Le musiche di Ennio Morricone”, un concerto registrato a porte chiuse in rispetto delle norme anti-Covid il 23 gennaio nell’Auditorium del Conservatorio che verrà trasmesso la sera del 27 su Rai5. Sul palco della Sala Verdi la Big Band del Conservatorio di Milano, ovvero la Verdi Jazz Orchestra, diretta da Pino Jodice, a cui si devono le trascrizioni e gli arrangiamenti delle pagine di Ennio Morricone per la particolare formazione.
La serata vedrà la partecipazione dell’attore e musicista Peppe Servillo, che accompagnerà le musiche con la lettura dei testi curati dallo storico Claudio Vercelli in collaborazione con Viviana Kasam. Dal comunicato stampa, riportiamo le parole di Daniela Dana Tedeschi, Presidente dell’Associazione Figli della Shoah «Pochi sanno che Ennio Morricone, il grande compositore e musicista che ci ha lasciato pochi mesi fa, è stato l’autore di diverse colonne sonore di film dedicati al tema della Shoah: Jona che visse nella balena, Gli occhiali d’oro, Senza destino e Perlasca, un eroe italiano. In occasione di questo Giorno della Memoria ho pensato che fosse doveroso rendere omaggio a questo gigante della musica contemporanea che ha saputo risvegliare le nostre emozioni sfiorando con rispetto e sensibilità le note della Shoah. In accordo con quel sentimento di umiltà che ha sempre ispirato la sua carriera di compositore, Ennio Morricone ha accompagnato i testi a cui si ispirano i film componendo musiche di forte carica emotiva, senza in nessun modo sminuire le opere a cui si è ispirato. Le sue note senza tempo continueranno a parlarci con la lingua universale, quella della musica, che tocca il cuore di tutti noi. E di questo gli saremo per sempre grati».

Il Conservatorio “Verdi” di Torino presenta, il 30 gennaio alle ore 21, “L’albero di Goethe – Buchenwald 1943-1945”, un progetto a cura di Erik Battaglia e Claudio Voghera con la voce recitante di Olivia Manescalchi, in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti e la scuola di scenografia e con la partecipazione delle scuole di musica vocale da camera, Erik Battaglia; pianoforte, Claudio Voghera; musica da camera, Carlo Bertola; esercitazioni corali, Dario Tabbia; musica elettronica, e con la partecipazione del M° Massimo Pitzianti.

Il Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza propone un concerto online martedì 26 alle ore 18 con l’Orchestra ed il Coro del Conservatorio diretta dal M° Claudio Martignon, a sottolineare come la musica unisca nel nome dei valori più alti dell’umanità e diventi memoria personale e collettiva in loro difesa. “Le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria non ci consentono di avere il pubblico presente. Anche l’orchestra vede la sola presenza di strumenti ad arco. Non di meno, la Giornata della Memoria vede il Conservatorio, portare con l’intensità dei brani musicali proposti, un messaggio di speranza e di pace, nel ricordo delle vittime dell’Olocausto” dice il Direttore Roberto Antonello.
Verranno eseguiti: Samuel Barber, Adagio per archi op. 11; Marco Sofianopulo, Nigun di solitudine e abbandono, per violino e archi con Enzo Ligresti violino solista. Chiude il concerto Nimrod, composizione orchestrale appartenente alle “Enigma Variations” che Edward Elgar dedicò al suo migliore amico, August Johannes Jaeger, poi celebre singolarmente e usata in cerimonie e occasioni solenni quali il “Remembrance Sunday” al Cenotafio di Londra. Violini Primi: Enrico Marangoni, Valeria Bernardi, Andrea Bet, Anna Boscato, Rossella Castaman, Enrico Fabris, Sabrina Giacomelli, Biancamaria Munzi, Sara Rigoni, Gaia Varo; Violini Secondi: Beatrice Rosato, Chiara Ambrosini, Noemi Maculan , Martin Laxman, Chiara Slaviero, Paola Volpi, Silvia Vittoria Zocca; Viole: Karina Ferramosca, Leila Cattani, Federico Franco, Davide Pasquali, Diego Villani; Violoncelli: Filippo Pigato, Francesco Bettin, Luca Rigoni, Giovanni Zaccaria; Contabbasso: Francesco Bordignon; Timpani: Paolo Zanin.

Il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara ha in programma “Musica di oggi per una tragedia di ieri”, un progetto di Fabio Cellini e Marco Ciccone in streaming sui canali Fb e Yt dell’Istituto alle ore 18 del 27 gennaio. L’Ensemble del Conservatorio diretto dal M° Cesare Della Sciucca e con la voce recitante di Italo Nunziata esegue musiche di Marco Ciccone, Cesare Della Sciucca, Lorenzo Materazzo, Eduardo Romano, Gianmarco Rossi.

Il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, alle ore 16 del 27, online dalla Pinacoteca Nazionale di Ferrara presenta la conferenza-concerto a cura di Pasquale M. Morgante “Il Jazz, musica “degenerata” Coco Schumann e i jazzisti del Campo di Terezìn”. Riportiamo quanto scritto nella presentazione. “L’incontro ha come punto focale l’approfondimento di una storia poco nota, quella dei “Ghetto Swingers”. Questo ensemble, nato nel lager di Terezìn, è stato un fenomeno unico nel panorama musicale relativo ai campi di concentramento; sia per il fatto che esso eseguisse apertamente un genere che il regime nazista considerava “Entartete” (cioè, degenerato) sia perchè ha contemplato tra i suoi musicisti il chitarrista e percussionista Heinz Jacob (Coco) Schumann, scomparso appena 2 anni fa. Durante la conferenza sarà narrata tutta la singolare storia del campo di Terezìn, dei deportati e dei “Ghetto Swingers”, grazie al supporto di rari video d’epoca, clip, immagini e musica dal vivo”. Un piccolo ensemble di musicisti formato da Erika Corradi, canto e voce recitante, Lorenzo Negroni, chitarra, Eligio Motolese, contrabbasso, Luca A. Di Dio, batteria, eseguirà alcuni brani del repertorio dei “Ghetto Swingers” Concluderà la conferenza la proiezione di un breve (e quasi introvabile) documentario sulla vicenda del chitarrista ebreo, realizzato dalla regista romana Mara Chiaretti.