La musica è un mezzo importante per ricordare e far ricordare l’inumana tragedia della Shoah. Anche per questo quasi tutti i Conservatori e gli Istituti superiori di Studi Musicali inseriscono nell’ambito del loro lavoro di produzione e ricerca iniziative di varia portata collegate alla Giornata della Memoria. Osservandole tutte insieme si ha un quadro significativo della sensibilità e della forza che caratterizzano il mondo musicale, come testimoniano gli stessi titoli scelti: “Nessuno disse nulla”, a cura del Conservatorio “Pollini” di Padova; “La musica degli esclusi”, del “Verdi” di Torino; “La Ballata dell’esilio” del “Marcello” di Venezia”; “Musica Proibita” del “Cherubini” di Firenze, per citarne solo alcuni.
Vogliamo di seguito registrarle tutte, almeno quelle di cui ci è giunta notizia, perché è importante ne possa rimanere traccia.
Con “La musica degli esclusi” il Conservatorio “Verdi” di Torino dedica alla Giornata della Memoria due appuntamenti dove la musica sarà affiancata da letture e proiezioni, un concerto per le scuole giovedì 24 gennaio ed una serata musicale sabato 26. Entrambi partono da una riflessione sui diritti negati all’arte e agli artisti. Recita il programma: “Sotto i regimi nazifascisti la quasi totalità dell’arte contemporanea di allora venne censurata, anzi, cancellata dai musei, dalle biblioteche, dalle sale da concerto. Le opere di compositori come Mendelssohn, Mahler, Schönberg, Weill, generi come il Jazz (in quanto musica dei neri d’America) e gran parte del repertorio popolare vennero vietati, additati come prodotti di una malformazione intellettuale e artistica e persino ‘esposti’ in una mostra in Germania denominata Entartete Musik (in italiano ‘musica degenerata’)”. Le iniziative sono parte del più ampio progetto 1938-2018. A 80 anni dalle leggi razziali ideato e organizzato dal Polo del ‘900, dall’Università degli studi di Torino, dal Museo Diffuso della Resistenza e dall’Istoreto, enti territoriali con i quali il Conservatorio di Torino collabora attivamente da tempo.
Anche in molte altre città i concerti e gli eventi fanno parte di un programma più ampio, ad esempio a Venezia dove il concerto in omaggio a Mario Castelnuovo Tedesco, a cura di Amici del Conservatorio e Ensemble del Consevatorio “Benedetto Marcello” di domenica 27 gennaio rientra in un calendario di eventi che si svolgeranno dal 9 gennaio al 15 febbraio: conferenze, letture poetiche, film , mostre fotografiche come “Auschwitz e l’importanza della memoria” o “L’infanzia rubata”, la conversazione con Lia Finzi sul libro “Dal buio alla luce” e la deposizione di sei nuove Pietre d’inciampo.
A Ferrara gli studenti del Conservatorio “Frescobaldi” intervengono venerdì 25 presso la Sala delle Carte Geografiche del Museo Archeolgico Nazionale di Ferrara alla Cerimonia di consegna delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica agli ex internati militari e civili nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto durante il secondo conflitto mondiale eseguendo il Quartetto in do minore op. 110 di Dmitri Shostakovich, che riprenderanno sabato 26 all’Auditorium Santa Monica.
Il Conservatorio “Pollini” di Padova offre alla città il concerto pianistico del Maestro Boris Petrushansky il giorno 27, mentre martedì 29 presenta una “Serata di parole e musica” con Adolfo Locci, gli Shiré Miqdash, i Maestri e gli allievi del Conservatorio Pollini con la direzione artistica di Salvatore Baronilli ela regia teatrale di Daniele Nigris.
L’Istituto Vecchi Tonelli di Modena propone un monologo dedicato alla Giornata delle Memorie all’interno di “Nuove, asimmettriche narrazioni IV Edizione” in programma giovedì 24: “Melologo per pianista, attrice, violino e violoncello”, mentre venerdì 25 presenta “L’Uomo che verrà…Musica e parole”, direttore Roberta Frison, testi e regia di Carlo Stanzani. L’intento è chiarito dalla locandina: “Tutto davanti a questi occhi. Erano occhi di bambina e di bambino. Che tra poco si chiuderanno perchè ora sono occhi di novantenni. Grandi vecchi che continuano a raccontare. Che continuano a sperare in una umanità garante di giustizia, di uguaglianza, di solidarietà. Che si consegnano ai bambini di oggi, affidando loro gocce di memoria come ultimo gesto di amore verso l’Uomo che verrà”.
Il Conservatorio “Casella” dell’Aquila presenta per la “Settimana della memoria” due concerti in collaborazione con la Rettoria della chiesa di S. Maria del Suffragio dell’Aquila ed il patrocinio del Comune dell’Aquila: il 27 gennaio un concerto dedicato a musiche originali di compositori ebrei perseguitati, alternate a letture sul tema della Shoah, e il 31 gennaio “Intonazioni, Canzoni e Sonate” di Salomone Rossi con la lettura di Poesie di Primo Levi come “Il Tramonto di Fossoli”:
Io so cosa vuol dire non tornare.
A traverso il filo spinato
Ho visto il sole scendere e morire;
Ho sentito lacerarmi la carne
Le parole del vecchio poeta:
“Possono i soli cadere e tornare:
A noi, quando la breve luce è spenta,
Una notte infinita è da dormire”(dal volume “Ad ora incerta”)
Come sottolinea il Direttore, Giandomenico Piermarini, il Conservatorio Casella “vuole onorare queste giornate di ricordo e di memoria raccontando ai suoi studenti, con la musica e con i vissuti e accorati versi di Primo Levi, come troppe volte l’umanità sembra dirsi, vanamente, “mai più” e tuttavia non sembra poi saper riconoscere, fin dai suoi primi segnali, la ‘banalità del male’“.
Due date anche per il Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza che il 26 dedica “Il Sabato a Palazzo Cordellina” alla commemorazione delle vittime della Shoah a cura del Dipartimento di strumenti ad arco con musiche di Ernest Bloch e altre tratte dal film Schindler’s List e martedì 29 presenta, con l’intervento del prof. Emilio Franzina, Accademico Olimpico, il Concerto per la Giornata della Memoria dell’Orchestra e del Coro del Conservatorio di Vicenza diretti da Claudio Martignon e Laura Martelletto. L’intenso programma include la Missa “In tempore belli” di Franz Joseph Haydn, e la Rapsodia, dalla Suite Hébraïque di Ernest Bloch.
La giornata di domenica 27 vede naturalmente concentrarsi un gran numero di iniziative. In ricordo di Primo Levi nel centenario della nascita il Conservatorio “Verdi” di Milano presenta una serata di letture con la partecipazione di Geppi Cucciari ed il concerto per solisti, coro, organo, arpa e percussioni Chichester Psalms di Bernstein, diretto da Carlo Emilio Tortarolo, con la partecipazione dell’Intende Voci Chorus diretto da Mirko Guadagnini e della Corale Lirica Ambrosiana diretta da Roberto Ardigo’.
Tra gli altri eventi citiamo in particolare l’interessante trasferta al Teatro degli Illuminati di Città di Castello della Wind Band del Conservatorio “Cherubini” di Firenze diretta da Guido Corti, con Jade Lin, soprano, Leonardo De Lisi, tenore e narratore e Marlene Fuochi al pianoforte. Il programma prevede Kurt Weill (1900-1950) – Die Dreigroschenoper (L’opera da tre soldi) e George Gershwin (1898-1937) – Rhapsody in Blue (versione originale del 1924). “La scelta di intitolare ‘Musica Proibita’ il programma di questo concerto non è casuale”, si legge nella locandina, “molto spesso nel corso della storia gli artisti si sono visti negare dalla censura e dalla scure del potere la divulgazione dei propri capolavori. Entrambi i compositori però con la loro eccezionale genialità superarono le barriere dell’ignoranza e del pregiudizio riuscendo a scrivere i loro nomi nel firmamento dei grandi compositori”.
Anche i Conservatori “Cilea” di Reggio Calabria e “L. D’Annunzio” di Pescara presentano due importanti iniziative domenica 27. Il Conservatorio di Reggio Calabria ha programmato il “Concerto della Memoria. Per non dimenticare” con l’Orchestra d’archi del Conservatorio Cilea diretta da Andrea F. Calabrese e i solisti Davide Alogna, Chiara Parrini, con musiche di Tartini, Mozart, Mendelssohn-Bartholdy, Tchaikovsky, Elgar, Williams, Ravel e musica tradizionale ebraica.
Il Conservatorio di Pescara dedica la giornata ad una conferenza-concerto “La musica nei lager” con il professor Benno Schantz e l’Ensemble da Camera del Conservatorio con Sandra Buongrazio soprano e la direzione di Adriano Melchiorre.
Partecipa per la prima volta alle manifestazioni internazionali della Giornata della Memoria anche il Conservatorio “Cantelli” di Novara con un concerto omaggio alla figura di Mario Castelnuovo-Tedesco di cui viene proposto, tra le altre opere, il Concerto per violino op.102, di cui l’autore stesso delinea il colore peculiare nell’indicazione agogica prescelta per i primi due movimenti, rispettivamente Drammatico e Grave e triste. Il programma di sala cita le parole stesse dell’autore con cui vogliamo concludere: “In quest’opera ho tentato di esprimere le mie esperienze recenti: nel primo tempo (violento e drammatico) lo strappo dal paese natio, il colpo improvviso che si era abbattuto sulla mia vita; nel secondo, un tenero e malinconico ‘addio ai cipressi’, e in genere alla campagna toscana”, l’addio degli esuli, e l’addio dei milioni che non tornarono più.