Sono stati pubblicati o si stanno pubblicando le graduatorie ed i verbali di assegnazione relativi alla scadenza novembre 2018 delle borse Working With Music +, importante progetto ideato dal Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone per dare ai giovani musicisti che si sono formati nei conservatori italiani la possibilità di realizzare tirocini formativi post diploma ed esperienze di lavoro in Europa.

Iniziato nel 2010 con un consorzio tra i Conservatori di Frosinone, L’Aquila e Trieste il progetto è immediatamente e meritatamente decollato l’anno successivo quando i partner sono raddoppiati con la partecipazione dei Conservatori di Genova e Torino e l’Istituto Superiore di Studi Musicali di Livorno.

Aggiornato ora in Working With Music +, come il Programma Erasmus + entro cui si situa, il Consorzio si è ulteriormente ampliato e comprende 17 partner che rappresentano le diverse aree del nostro Paese:

Conservatorio di Musica Licinio Refice – Frosinone, Coordinatore; Conservatorio di Musica Antonio Vivaldi – Alessandria; Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina – Cagliari; Conservatorio di Musica Agostino Steffani – Castelfranco Veneto; Conservatorio di Musica Niccolò Paganini – Genova; Conservatorio di Musica Alfredo Casella – L’Aquila;  Conservatorio di Musica Tito Schipa – Lecce; Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni – Livorno; Conservatorio di Musica Nino Rota – Monopoli; Conservatorio di Musica Cesare Pollini – Padova; Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini – Palermo; Conservatorio di Musica Luisa D’Annunzio – Pescara; Saint Louis Music Center Srl – Roma; Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi – Torino; Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini – Trieste; Conservatorio di Musica Benedetto Marcello – Venezia; Conservatorio di Musica E.F. Dall’Abaco – Verona.

Si tratta di un progetto ben costruito che si giova di una vasta rete di enti e istituzioni musicali in tutta Europa,  in grado di accogliere i giovani diplomati qualunque siano le loro specifiche professionalità e aspettative, e con la cui collaborazione i singoli tirocini vengono accuratamente progettati.

Come affermava già nella passata edizione la professoressa Lucia Di Cecca, Referente del Progetto, c’è spazio “per tutte le professionalità che formiamo nei nostri Conservatori, che potranno impegnarsi come strumentisti, pianisti accompagnatori e corripetitori, cantanti, musicoterapisti, jazzisti, tecnici del suono, compositori, ma anche assistenti alla docenza e nella gestione di eventi musicali”. 

Molto ben organizzati, a conferma della validità del progetto, i materiali informativi e di feedback e molto  interessanti le testimonianze che il prof. Sergio Lattes – già docente nei Conservatori italiani e persona di esperienza nel campo dell’organizzazione musicale e della didattica  ha raccolto nel bel libro Giovani che vanno all’estero. 32 conversazioni con i musicisti di Working With Music(Edizioni del Conservatorio Licinio Refice, ma si può leggere online sul sito dedicato di Working With Music), o nel successivo Vivere di Musica . Una ricerca e undici storie di giovani musicisti italiani” . Tutte storie che davvero vale la pena di leggere non solo per conoscere qualcosa di più sui tirocini che questi giovani hanno svolto nei vari paesi europei presso Conservatori, teatri, associazioni musicali, ma anche ospedali, chiese o scuole, ma soprattutto per comprendere la loro valutazione complessiva dell’esperienza all’estero, il loro sentimento di esserne stati cambiati, e come; e il loro modo di guardare, dopo questa esperienza, ai loro studi precedenti, e al loro Paese.

Le mobilità realizzate non hanno infatti, come si legge nel sito di WWM+, “l’unico obiettivo di muovere i giovani per consentire loro di acquisire esperienza professionale, ma si propongono anche di essere occasione di riflessione sul nostro sistema di formazione e sui rapporti tra la formazione che offriamo e il mondo della professione”, e di poter così contribuire al processo di miglioramento dei percorsi di studio nei Conservatori italiani.

Meritatamente cresciuto nel tempo, il Consorzio WWM+ ha saputo unire l’esperienza acquisita dai primi partner nel progetto Leonardo alle esperienze Erasmus dei vari partner e alle ulteriori potenzialità del nuovo programma Erasmus+,  rielaborando ed arricchendo negli anni gli strumenti che sono stati alla base della sua riuscita.

Come osserva ancora la professoressa Di Cecca, “La nostra è stata una sfida per vincere il pessimismo che la situazione attuale potrebbe indurre nei nostri giovani e dare loro entusiasmo ed energia. Oggi possiamo dire che la strada aperta col nostro progetto è vincente”.

Attualmente sono molti i siti dei Conservatori su cui appare il logo WWM+ . L’auspicio è che in futuro diventino ancora più numerosi.